Bussole per chiavi a cricchetto: dimensioni e profili

Grazie alle sue bussole intercambiabili, la chiave a cricchetto è ritenuta uno degli strumenti più comodi e universali che si possano avere all’interno della propria cassetta per gli attrezzi.

Proprio così! Una sola chiave può essere usata su una moltitudine di elementi di fissaggio diversi indipendentemente dalla loro dimensione: dai dadi ai bulloni, passando addirittura dalle viti. Per farlo, basta cambiare le bussole.

Ma con tutti i modelli, le dimensioni e i profili disponibili sul mercato, non è sempre semplice selezionare la bussola più adatta alle proprie esigenze. In questo articolo ti spieghiamo le caratteristiche principali da tenere in considerazione durante la scelta delle bussole.

Cosa sono le bussole di una chiave a cricchetto

La chiave a cricchetto (chiamata anche “chiave a bussola” o “a bussole”) è un tipo di chiave che sfrutta il meccanismo del cricchetto per rendere il lavoro di avvitare e svitare gli elementi di fissaggio più semplice e veloce.

Grazie agli elementi che lo compongono, infatti, il cricchetto permette di lavorare con un movimento di torsione continuo che non richiede di sollevare e riposizionare lo strumento come invece succede con le chiavi inglesi tradizionali.

Le bussole per chiave a cricchetto sono degli innesti metallici che permettono di connettere la chiave agli elementi di fissaggio e di trasmettergli il movimento necessario a serrarli o allentarli.

Non è difficile acquistare le bussole: puoi trovarle su RS o altri siti e-commerce, oppure nei negozi specializzati. A volte, però, non è semplice scegliere quelle che meglio si adeguano alla tua chiave o agli elementi sui cui devi lavorare. Ecco cosa devi guardare prima di acquistare.

Il profilo

Viene comunemente chiamata “profilo” la forma delle pareti interne della parte vuota delle bussole, quella che va ad “abbracciare” la testa di dadi e bulloni, oppure a inserirsi nelle fessure presenti sulla testa di viti e altri elementi di fissaggio.

Le bussole esagonali solo decisamente le più comuni. La loro forma a sei lati rispecchia esattamente quella della testa di molti elementi di fissaggio. Ciò gli permette una presa maggiore che, di conseguenza, consente di impiegare maggiore forza durante il serraggio o l’allentamento.

Le bussole bi-esagonali, invece, hanno un profilo a 12 lati. Questi innesti hanno un’aderenza minore alla testa dell’elemento di fissaggio (quindi, devono essere usati con maggiore attenzione), ma permettono di avvitare e svitare con movimenti meno ampi.

I profili Super Lock (esagonali) e Spline-drive (dodecagonali) corrispondono ai due precedenti, ma sono stati creati per consentire la serratura estrema. Ciò è possibile grazie agli spigoli dei profili che sono piatti invece che appuntiti, permettendo così di applicare molta più forza senza spanare la testa di dadi e bulloni sia durante l’avvitamento, sia durante lo svitamento.

Terminiamo con le bussole Torx, quelle che possono essere usate solo con gli elementi di fissaggio che hanno sulla testa la caratteristica fessura a forma di stella con sei raggi.

La dimensione delle bussole

Passiamo ora alle dimensioni delle bussole, tenendo ben presente che non si fa riferimento alla lunghezza dell’innesto stesso, bensì a quella dell’attacco quadrato che serve per agganciarle al cricchetto della chiave.

Le bussole 3/4 sono quelle in assoluto più grandi e vanno dai 19 ai 46 mm. Si usano raramente, soprattutto per lavorare su strutture importanti e macchinari.

Al contrario delle precedenti, le bussole 1/4 sono le più piccole presenti sul mercato e vanno da 4 a 14 mm. Vengono usate per elementi di fissaggio di piccole dimensioni, spesso situati in posizioni difficili da raggiungere, oppure nei meccanismi delle macchine, come il cruscotto o il freno a mano.

Le bussole in assoluto più comuni e universali sono quelle 1/2 che vanno da 8 a 32 mm. Permettono di applicare una forza discreta e di lavorare su dadi e bulloni dalle dimensioni più varie.