Muovere le braccia è uno dei primi movimenti che vengono fatti dai neonati, ma perfino dai cuccioli. Non facciamo mai caso a quante volte alziamo le braccia, allunghiamo una mano per prendere qualcosa oppure le usiamo per fare gesti quotidiani.
Però, quando poi ci sono delle difficoltà o dei dolori che si provano, ecco che immediatamente ci si rende conto di quando sia importante avere cura delle braccia e dei tendini che ci sono. Uno di questi è quello scapolare che si trova all’altezza dell’ascella. Esso è importantissimo poiché consente di muovere il braccio e la mano, di alzarlo o abbassarlo.
Se non curato in tempo si rischia di sviluppare la sindrome scapolare dove poi diventa impossibile muovere le braccia e la spalla, ma con dei dolori acuti che sono sfibranti.
Dove si trova il tendine sottoscapolare?
Per la precisione il tendine sottoscapolare di trova al di sotto della spalla, nella zona dell’ascella. La sua estensione parte dalla scapola per allungarvi fino al tricipite. Nelle donne è anche la zona che viene toccata quando si esegue un’autopalpazione.
Grazie a questo tendine riusciamo ad avere dei movimenti fluidi e a controllare la presa della mano. In caso esso si infiamma iniziamo ad avere una limitazione dei movimenti, perfino la spalla o la cervicale iniziano ad essere doloranti.
Pensate che, nelle donne che si rifanno il seno, questo tendine tende a infiammarsi facilmente oppure a non sostenere il peso aggiunto e quindi limita il movimento.
Sintomi dell’infiammazione del tendine sottoscapolare
Rendersi conto di avere un’infiammazione al tendine sottoscapolare è abbastanza facile, nel senso che purtroppo si ha a che fare con una limitazione dei movimenti e dolori acuti. Prima di tutto la spalla si presenta rigida e fredda. Alzando le braccia lateralmente non si riesce ad arrivare ad arrivare sopra la testa. C’è un continuo dolore, acuto, che continua ad essere fisso.
Si hanno perfino dei problemi nel mantenere la presa della mano. Ovviamente poi c’è un dolore fisso nella parte dell’ascella. A questo punto è palese che c’è un’infiammazione, per questo è preferibile che ci sia poi un’analisi o una visita medica per capire quale sia il danno.
Cura e terapia da fare
In alcuni casi, quando il dolore è acuto, è possibile che ci sia la prescrizione di qualche farmaco antidolorifico. La terapia vera e propria è quella manuale con dei massaggi che riescono ad aumentare la circolazione sanguigna e ad aumentare l’elasticità del nervo.
Ci sono poi esercizi di stretching che consentono di fare riabilitazione e quindi fare movimenti che recuperano la totale mobilità del tendine.