Il MEIS, “Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah”, nasce con l’obiettivo principale di raccontare più di duemila anni di storia degli ebrei in Italia. Tutto il nostro Paese, per secoli ha visto il contribuito e la partecipazione degli ebrei italiani nella sua evoluzione, attraversando periodi di integrazione e scambio a cui si sono alternati periodi difficili segnati dalla persecuzione e dall’isolamento. Scopriamo insieme cosa c’è da visitare all’interno del museo e gli orari di apertura al pubblico.
Storia del Museo
Il MEIS sorge a Ferrara, una città che racchiude varie esperienze della storia che ha interessato gli ebrei italiani. Presenti in città già nel XII secolo, gli ebrei sono una popolazione che ha instaurato con la città di Ferrara un rapporto intenso.
Il MEIS ha tra i suoi obiettivi quello di testimoniare e documentare la Shoah in Italia mediante mostre temporanee e permanenti, laboratori didattici, incontri e proiezioni. La persecuzione fascista ebbe inizio nel 1938 con le leggi razziali che hanno portato all’isolamento dalla società, raggiungendo l’apice con i rastrellamenti e la deportazione nei campi di sterminio di migliaia di cittadini italiani nel 1943.
Cacciati dai banchi di scuola, dalle cattedre universitarie, radiati dagli albi delle varie professioni, gli ebrei italiani vennero portati verso i treni della morte e uccisi solo perché di nazionalità ebraica. Tanti di loro che riuscirono a salvarsi si unirono alla Resistenza e parteciparono alla liberazione del Paese. Molti hanno continuato a ricordare giorno dopo giorno ciò che hanno vissuto, raccontandosi nelle scuole per fare in modo che tutto ciò non accadesse più.
Cosa c’è da visitare?
All’interno del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah si possono visitare le mostre permanenti “Ebrei, una storia italiana” e il percorso multimediale “1938: l’umanità negata”. Il luogo in cui sorge il museo MEIS è il complesso delle ex-carceri cittadine di via Piangipane, costruito nel 1912 e dismesso nel 1992, nella zona sud-ovest di Ferrara.
La scelta non è stata casuale, ma voluta per recuperare un luogo di segregazione e di esclusione, a pochi passi dall’ex ghetto, affinché potesse diventare aperto e frequentato, accessibile a tutti senza alcuna distinzione di età, genere, etnia e religione.
“Ebrei, una storia italiana”
Grazie alle opere d’arte, oggetti, video multimediali e riproduzioni, il percorso porta alla scoperta della storia del popolo ebreo in Italia, dall’epoca dell’antica Roma fino al Rinascimento. Un viaggio che inizia a Gerusalemme e che arriva a Roma, dove si racconta il ruolo degli ebrei nella costruzione del monumento più famoso del mondo: il Colosseo.
Si visita virtualmente la sinagoga di Ostia, per poi passare ad esplorare le catacombe ebraiche, perfettamente riprodotte. Il viaggio nella storia dell’Italia prosegue nel sud Italia e termina durante il Rinascimento con le tavole del 1500 che raffigurano due mercanti e i video multimediali.
“1938: l’umanità negata”
Si tratta di un percorso multimediale, un’iniziativa promossa dalla Presidenza della Repubblica con il contributo del Ministero dell’Istruzione, del Miur e il sostegno di Intesa Sanpaolo. Fortemente voluta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la mostra venne esposta nel 2018 al Quirinale e rappresenta la prima parte dell’allestimento del MEIS dedicato alla Shoah.
Mediante l’utilizzo di multimediali con foto e filmati dell’epoca, documenti originali e installazioni, il percorso ricrea un’esperienza che consente al visitatore di entrare a contatto con il dramma delle leggi razziali, l’emarginazione sociale, la persecuzione e lo sterminio. Il percorso è arricchito con l’installazione site specific dell’artista israeliano internazionale Karavan.
Spettacolo “Con gli occhi degli ebrei italiani”
Un nuovo allestimento con un video che raccontano duemila in poco meno di 30 minuti, durante i quali gli spettatori potranno ripercorrere la lunga storia degli ebrei in Italia e il loro contributo alla costruzione dell’identità nazionale. Si tratta di un viaggio che mostra i momenti difficili segnati dall’isolamento e dalla persecuzione, a cui si alternano periodi di scambio culturale e integrazione.
Orari di apertura
Il museo è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00. La biblioteca invece, è aperta il martedì e il giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.