Sanzioni disciplinari docenti: quali sono quelle per il pubblico impiego? Cosa c’è da sapere?

Cosa sono e a cosa servono le sanzioni disciplinari? Si tratta di un modo che viene usato per riuscire a garantire che i dipendenti possano rispettare i doveri e gli obblighi contrattuali. Essi non sono usati se non ci sono dei validi motivi, poiché il dipendente potrebbe poi fare delle denunce.

Solo che quando ci sono le prerogative di una mancanza del rispetto dei diritti e obblighi contrattuali, allora è possibile usare delle sanzioni disciplinari. Perfino i docenti sono sottoposti a queste procedure che, se gravi, possono poi rimanere nel curriculum storico dell’insegnante.

Quali sono le sanzioni per il pubblico impiego

Facciamo un breve elenco di quali sono le sanzioni disciplinari che si hanno e che portano a problemi lavorativi oppure al licenziamento, tra queste troviamo:

  • Censura
  • Sospensione dell’insegnamento
  • Lavoro d’ufficio fino a fine mese
  • sospensione fino a 6 mesi
  • Destituzione
  • Mancata osservanza dei propri doveri

Queste sono le cause più comuni di sanzione disciplinare, ma ad esse viene seguito prima una censura verbale, poi scritta e poi c’è una sanzione da pagare che arriva ad un massimo di 4 ore lavorative. In caso di gravi mancanze per obblighi contrattuali è possibile arrivare ad un licenziamento immediato o con giusta causa.

Cosa c’è da sapere su questa sanzione?

La sanzione disciplinare non è uno scherzo e può macchiare per sempre la carriera di un docente, ma dall’altro lato, prima di arrivare a questa soluzione, si verifica la veridicità delle accuse. Per esempio un insegnante che mostra palesi segni di razzismo, non solo su etnia, ma anche su ceto sociale, andando quindi a danneggiare la vita scolastica di uno o più alunni, potrebbe avere una sospensione immediata, sanzione da pagare e perfino una denuncia.

La destituzione avviene con causa ed effetto immediato che porta poi ad avere una procedura di verifica dagli enti scolastici competenti, dove si arriva perfino a radiare l’insegnante in caso di gravissima condizione.

Quando avvengono le sanzioni disciplinari?

Un genitore che nota un comportamento strano in un docente deve rivolgersi immediatamente al corpo docente e fare una denuncia scritta all’istituto che provvedere a valutare il caso e poi a fare eventuali sanzioni disciplinari.

Perfino lo stesso alunno, anche se minorenne, potrà rivolgersi al preside in caso non trovi equo il comportamento di un insegnante, ma è sempre preferibile che ci si rivolga ai genitori poiché essi sono maggiorenni. Dunque è un’azione che permette di correggere dei comportamenti che non sono all’interno del contratto.